Da questo piccolo ricordo dei tempi andati, ora che nessuna delle cause che lo hanno generato ha più alcun significato (vuoi perché di somari a quattro zampe in zona ormai se ne trovano pochi, vuoi perché le dispute di campanile tra le popolazioni della vallata non hanno più alcun senso) i mercatellesi hanno voluto ricavare un momento ludico e festoso che coinvolga allegramente quanti più abitanti possibile, così da proporci goliardicamente anche a quanti, turisti o altro, vogliano passare qualche spensierato momento in nostra compagnia.
Scudo sagomato secondo la tradizione spagnola, campo d’argento lampassato di nero con asino saliente e nel cantone destro della punta blasone municipale. Il colore chiaro dell’argento indica amicizia, equità, giustizia, lealtà; valori che vengono vissuti durante la competizione tra i cantoni nella gara per aggiudicarsi il palio. Il quadrupede collocato al posto d’onore è segno di sobrietà e umiltà, simbolo nobile e onorevole, emblema del popolo d’Israele e di antiche e prestigiose casate; in particolare allude alla tenacia, alla laboriosità e alla semplicità della popolazione dell’Alta valle del Metauro. Richiama anche l’animale che per secoli è stato impiegato nel trasporto e nel duro lavoro del taglio del bosco.
L’arma comunale, scudo francese antico, posta nel cantone a destra della punta, è bipartita di blu e rosso con le chiavi decussate una d’oro e l’altra d’argento di San Pietro e la spada impugnata d’acciaio con l’elsa d’oro di San Paolo. Tali insegne alludono ai legami di Mercatello con la Santa Sede e ai relativi privilegi da questa ottenuti. Pietro e Paolo, le colonne del collegio apostolico, sono i primi Protettori della nostra comunità ai quali è sacra la chiesa Collegiata. L’emblema è fregiato della corona d’oro comitale a sedici punte di cui si erano cinti anche in grande Federico da Montefeltro e Ottaviano degli Ubaldini, entrambi conti di Mercatello. Lo scudo municipale è abbracciato da due rami, uniti da nastro svolazzante, uno di olivo allusivo alla pace e uno di quercia indicante la forza.